L'Adesione all'AC
“In mezzo alla folla di fratelli indifferenti, apatici, distratti, pieni di occupazioni temporali, forse timorosi di apparire bigotti o fanatici, o attestati su posizioni critiche e polemiche[…], voi avete sentito l’obbligo di affermare innanzi tutto il vostro carattere di credenti, avete cercato di rendervi conto dei bisogni interni della comunità ecclesiale, avete avvertito le penose condizioni religiose, morali e sociali della società circostante, e vi siete chiesti a voi stessi se spettava anche a voi fare qualche cosa per la causa di Cristo e per l’edificazione non mai terminata della Chiesa; e allora con una risposta, che nasceva dentro come un imperioso dovere, come una rivelatrice vocazione, avete detto: SÍ; un cattolico non può essere inerte, insensibile, passivo e codardo; e avete fatto dell’azione, dell’azione cattolica una vostra divisa.”
Paolo VI, con queste parole, descrive la bellezza di quel SÍ che ogni socio di AC rinnova anno dopo anno, o che pronuncia per la prima volta. Senza dubbio, è un SÍ impegnativo; un SÍ che riempie di gioia l’esistenza di ogni aderente. Cosa significa aderire all’AC? Aderire all’AC significa realizzare la propria vocazione alla santità, attraverso la partecipazione attiva alla vita dell’associazione quale piena esperienza di Chiesa: quest’ultima trova la sua ragion di esistere perché Comunione dei fedeli, tra loro e con Dio. L’AC diventa scuola ed esperienza di vita ecclesiale. Ma cos’è la vita associativa, se non un dono che il Signore ci dà per essere testimoni del suo Amore, della sua comunione divina, innanzitutto nella nostra diocesi, e dunque nel mondo intero? Pertanto, siate anche voi missionari del Vangelo di Cristo e “Quelli che troverete, chiamateli” a far parte di questa grande famiglia, che è l’Azione Cattolica Diocesana!