Beata Cecilia Eusepi
Monte Romano (Viterbo), 17 febbraio 1910
Nepi (Roma), 1° ottobre 1928
Memoria liturgica 17 settembre
Nasce in una famiglia povera, ma molto religiosa. Rimane orfana di padre, a cinque anni, e insieme alla madre si trasferisce a Nepi dove vive anche uno zio alle dipendenze dei duchi Grazioli Lante della Rovere. Lo zio, nel settembre 1915, l’affida come educanda alle Monache Cistercensi del Monastero di San Bernardo di Nepi.
Cecilia scriverà più tardi: “Dopo il battesimo, la prima grazia ricevuta dal Signore fu quella di avermi tolta dal mondo a soli cinque anni e mezzo, e collocata fra le sue spose, dove si è aperta la mia intelligenza e ho sentito il bisogno di amare Gesù”. In monastero riceve la Cresima e la Prima Comunione. Ama in particolare due santi: Teresa di Lisieux e Gabriele dell’Addolorata.
Cecilia rimane circa cinque anni in quel monastero che si trova accanto alla Chiesa di San Tolomeo, tenuta dai Servi di Maria. La grande devozione verso la Madonna Addolorata la spinge a diventare terziaria servita e a frequentarne la Fraternità.
Si iscrive alla Gioventù Femminile di Azione Cattolica e riunisce attorno a sé alcune bambine di Nepi, alle quali insegna il catechismo, fino a quando entra tra le Mantellate di Pistoia. Costretta da una malattia, dopo tre anni lascia le suore per ritornare in famiglia e nella sua cittadina.
Continua la vita come terziaria, riprendendo anche le attività precedenti, compresa l’ACI. Vive ancora due anni, poi, stroncata dalla malattia, muore a poco più di 18 anni. Viene seppellita a Nepi, nella Chiesa di San Tolomeo dei Servi di Maria.
È stata beatificata il 15 giugno 2012 a Nepi.