Beato Francisco de Paula Castello y Aleu
Alleante (Spagna), 19 aprile 1914
Lérida, 29 settembre 1936
Memoria liturgica 29 settembre
La sua famiglia è catalana di origine e, per motivi di lavoro, si trasferisce ad Alicante dove nasce Francisco de Paula. La morte prematura del padre costringe la madre con i tre bambini, tra cui Francisco neonato, a ritornare a Llérida, in Catalogna.
Francisco viene iscritto alla scuola dei Fratelli Maristi, poi passa all’istituto chimico tenuto a Barcellona dai padri gesuiti. Dopo il diploma, si iscrive all’Università di Oviedo e frequenta i gruppi giovanili cattolici presenti nella città, in particolare la “Federazione dei giovani cristiani della Catalogna”, ramo dell’Azione Cattolica spagnola. Laureato in Scienze Chimiche, lavora nel complesso Chimico “Cross” di LIérida. In questa città, incontra Maria Pellegri, con la quale si fidanza.
Svolge il servizio militare come soldato di leva e si trova nel mezzo dei tragici avvenimenti della guerra civile appena scoppiata. Viene incarcerato, in quanto cattolico militante, la notte tra il 21 e il 22 luglio 1936 dai miliziani repubblicani e, il 29 settembre successivo, sottoposto al giudizio del Tribunale popolare, ove ribadisce la sua fede: «Se è un delitto essere cattolico, sono certamente un delinquente e se avessi mille vite da dare a Dio, Gli darei mille vite così come non manca chi mi difenda».
Le sue lettere dal carcere alla fidanzata mostrano tutta la sua vita di fede. Papa Pio XI, leggendole, sostenne che Francisco poteva costituire un valido modello per i giovani di Azione Cattolica di tutto il mondo. Alla vigilia del martirio, scrive: “Le nostre vite sono unite, (ma ora sono divise)… Offro al Signore con tutta la sincerità possibile l’amore che ho per te; mi succede una cosa strana, non sento nessun dolore per la mia morte imminente, ma una gioia interiore, intensa, forte… come un presentimento di gloria”.
È stato proclamato beato l’11 marzo 2001, da Giovanni Paolo II.