Beata Giuseppina Suriano
Partinico (Palermo), 18 febbraio 1915
19 maggio 1950
Memoria liturgica 19 maggio
Battezzata con il nome di Giuseppina, sarà sempre conosciuta con il diminutivo di Pina. La sua famiglia di contadini è molto religiosa e trasmette una fede sincera ai figli. Importante anche la formazione scolastica, dall’età di quattro anni, presso l’asilo delle Suore Collegine di Sant’Antonio e poi alla scuola elementare che Pina frequenta con grande interesse educata dalla maestra Margherita Drago, la prima vera ammiratrice delle sue singolari virtù.
Nel 1922 riceve i sacramenti della Penitenza, della Prima Comunione e della Cresima. Nello stesso anno è iscritta come beniamina dell’Azione Cattolica Femminile, poi, crescendo, diviene aspirante, quindi socia effettiva. Frequenta attivamente tutte le iniziative della GF di ACI, pienamente inserita nella vita parrocchiale e diocesana.
Nel 1938 è nominata delegata delle sezioni minori femminili e per nove anni, dal 1939 al 1948, segretaria della Sezione di Azione Cattolica. Dal 1945 al 1948 è Presidente delle Giovani.
Istituisce in parrocchia l’associazione delle ‘Figlie di Maria’, diventandone la Presidente dal 1948 fino alla morte. L’assiduità alle pratiche religiose e l’impegno apostolico le procurano l’avversione della madre, che sogna per lei il matrimonio: Pina si sente portata alla vocazione religiosa, ma si trova dinanzi a insormontabili difficoltà. Il 30 marzo 1948, insieme ad altre tre compagne, si offre vittima per la santificazione dei sacerdoti.
Nel settembre 1948 si reca a Roma in occasione del Trentesimo anniversario della Gioventù Femminile. Proprio in quel 1948 si presentano i disturbi di una violenta forma di artrite reumatica, che le porta, come conseguenza, un difetto cardiaco. Muore improvvisamente per un infarto il 19 maggio 1950, a soli 35 anni.
La sua beatificazione è stata proposta come tappa provvidenziale nella vita della diocesi di Monreale, dal compianto arcivescovo Cataldo Naro, tornato alla casa del Padre nel 2006.
Nella lettera che scrisse prima della beatificazione, invitando a scoprire la figura e il messaggio di Pina Suriano, si legge: “Possiamo ben dire che, nella nostra diocesi, scuola di santità è stata l’Azione Cattolica, ma all’interno di quella più grande scuola di santità che è stata la stessa Chiesa monrealese. E tale la nostra Chiesa diocesana può e deve continuare a essere. Se noi non saremo alunni distratti e svogliati di tanti, e così grandi, maestri di santità che il Signore ci ha donato. Appunto per non disperdere il magistero della santità suscitata da Dio nella nostra diocesi, penso che la beatificazione di Pina Suriano debba essere da noi colta come una straordinaria sollecitazione a una conoscenza più puntuale e più documentata della sua esperienza di credente, del suo effettivo cammino di santità”.
È stata beatificata da Giovanni Paolo II, il 5 settembre 2004, a Loreto.