LA PACE IN TESTA-FESTA DELLA PACE 2024
22 Dicembre 2024
FESTA DELLA PACE 2025
13 Gennaio 2025

“W@nder Way”, ritiro invernale 2024 giovani-issimi.

Dal 27 al 29 dicembre 2024 si è svolto presso la casa di spiritualità Horeb, di Mascalucia il ritiro invernale diocesano per giovani e giovanissimi dal titolo “W@nder Way“. L’uso strategico della chiocciola anticipa il significato tutto del ritiro: un viaggio intenso e significativo che ha portato i ragazzi ad esplorare il tema del vagabondare / errare (wander), per poi concludere con la meravigliosa (wonder) scoperta del perdono.

Il cammino dei ragazzi non è sempre lineare, per diversi motivi: l’impulsività, la chiusura verso gli altri, la superficialità o anche la paura di sbagliare e del cambiamento. Fin da subito si è compreso come sia umano errare, non trovare una via, sentirsi smarriti e non sempre si ha il coraggio di chiedere aiuto, anche a chi si vuole bene.

Prendendo come esempio la figura di san Paolo, Saulo, uomo che, nella cecità, ha aperto finalmente gli occhi e ha trovato la sua via, i ragazzi hanno compreso come la strada dell’amore è fatica, gioia, rinuncia, promessa di vita piena. Nulla è facile, nulla è immediato. Non bisogna avere fretta ma caparbiamente essere costanti. Se accompagnati poi da una figura amica, come è stato Anania per Paolo, la fatica si affievolisce ed insieme si diviene coraggiosi testimoni della Parola.

Ospite speciale per questo ritiro è stato Don Davide Paglia, assistente regionale di AC per il settore adulti, il quale ha guidato i ragazzi con la parabola del Padre Misericordioso (Lc. 15,11-32) mostrando come ogni errore possa essere trasformato in un’opportunità di crescita e amore. Il figlio minore ha passione e, sebbene si smarrisca, vive intensamente il Vangelo nelle pieghe della sua vita.

Queste riflessioni e momenti di confronto sono stati poi concretizzati con la realizzazione di un vaso con la tecnica del kintsugi, letteralmente “riparare con l’oro”. Simbolicamente, ogni vasetto rappresenta il ragazzo, scalfito o addirittura rotto ma, grazie alla presa di coscienza, maturazione e perdono verso gli altri ma in primis verso se stessi è possibile ricomporsi assumendo nuova forma: le crepe sono così diventate trame d’oro, segni di una bellezza ritrovata e di una resilienza conquistata.

Illuminante è stata infine la testimonianza di Dario Montana, fratello di Beppe Montana, vittima di mafia, e membro del direttivo dell’associazione “Libera – contro le mafie”. Le sue riflessioni sulla giustizia riparativa e sull’importanza della lotta contro tutte le mafie nella nostra vita quotidiana hanno fatto capire come, nonostante il grande dolore, si possa comunque dare un senso al domani ed essere esempio vivo di misericordia.

A conclusione del ritiro, i ragazzi hanno compreso la bellezza del perdono, la quale implica la rinuncia al risentimento, al giudizio e al desiderio di vendetta. La stessa parola infatti, per-dono, comporta un donarsi a e per l’altro, come Cristo sulla croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno” (Lc. 23,34).

Pubblicato il 30 Dicembre 2024