“Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo” (Qoelet 3, 1 )
Così leggiamo in uno dei brani più conosciuti e più citati del libro sapienziale del Qoelet, che rappresenta senz’altro un concentrato di saggezza in cui ognuno può riconoscersi: ad ogni cosa è assegnato il giusto tempo stabilito, come recita l’elenco che segue il versetto sopra citato e che riguarda gli avvenimenti fondamentali della vita dell’uomo.
E così, come c’è un tempo per il lavoro e per il riposo, per la gioia e per la tristezza, per la giovinezza e per la vecchiaia, un tempo per la pazza gioia e uno per le cose serie, così è giusto che ci sia un tempo per il Carnevale e uno per la Quaresima.
Questa è una delle volte che a buona ragione si può dire che è sempre stato così e ci sta bene che continui ad essere così: come Azione Cattolica della diocesi di Acireale condividiamo le parole chiare e decise del Vescovo ed esprimiamo il disappunto per la decisione di stiracchiare esageratamente i tempi di una festa che pure per la nostra città è una tradizione antica e sentita.
La motivazione riguardante il ritorno economico per il nostro territorio non può essere l’unico faro che guida l’amministrazione nel prendere certe decisioni: chi ci assicura che l’equazione più tempo uguale più guadagno sia esatta? Non si tratta forse di uno spalmare gli stessi fruitori in più tempo con più o meno lo stesso risultato?
A nostro parere si corre invece il rischio di far perdere valore a una manifestazione conosciuta e apprezzata dovunque, e “il più lungo” non diventa automaticamente “il più bello”. Non sarebbe piuttosto meglio, per attrarre visitatori in città e nel territorio, diversificare l’offerta con altre manifestazioni collocate ognuna nel tempo opportuno? Sarebbe solo il Carnevale allungato quello che esprime la tanto conclamata “vocazione turistica di Acireale”?
Apprendiamo intanto la notizia della positiva soluzione della querelle, rallegrandoci per il prevalere del buon senso sulle altre motivazioni. L’atteggiamento del rispetto reciproco e del confronto aperto e leale non può che portare frutti positivi per lo sviluppo del nostro territorio. E mentre ci sentiamo ancora una volta vicini a Sua Eccellenza il Vescovo Raspanti ringraziandolo per la sua saggia guida pastorale, confidiamo che l’amministrazione saprà mettere in campo ogni iniziativa utile a far crescere culturalmente, socialmente ed economicamente il territorio delle Aci.
Azione Cattolica Italiana
Presidenza Diocesana Acireale