Acireale, 5 Giugno 2018
Carissimi Candidati,
Mancano ormai pochissimi giorni alle votazioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali e l’Azione Cattolica Diocesana vuole cogliere l’occasione per condividere con voi alcune considerazioni sul compito che chiunque di voi sarà eletto Sindaco del proprio comune dovrà assumersi.
Vi siete battuti con tutte le vostre forze durante la campagna elettorale, non per conquistare posizioni di prestigio o per il vostro tornaconto personale, ma per assumere su di voi la responsabilità di rendere migliori le vostre e nostre città e per prendervi cura dei cittadini e del territorio. Abbiamo appezzato l’impegno e la passione profuse durante la campagna elettorale, vogliamo però sottolineare che essa deve sempre essere condotta all’insegna del rispetto reciproco e del dialogo costruttivo, e deve avvalersi sempre di un linguaggio accessibile a tutti, rispettoso dell’altrui opinione e privo di quell’aggressività che spesso contribuisce a irrigidire le posizioni e a erigere muri, e impedisce un dialogo costruttivo teso alla ricerca e realizzazione di valori condivisi e non improvvisati..
Così il presidente della Conferenza Episcopale Italiana mons. Gualtiero Bassetti in un suo appello pubblicato su Avvenire mercoledì 30 maggio: “Mai come oggi c’è bisogno di uomini e donne che sappiano usare un linguaggio di verità, parlando con franchezza, senza nascondere le difficoltà, senza fare promesse irrealizzabili ma indicando una strada e una meta.”
Nell’anno in cui si celebra il 25° anniversario del martirio del Beato Pino Puglisi, vogliamo proporvi tre P su cui riflettere.
La prima è Prossimità: essere prossimo significa non essere più vicino, ma immergersi nella realtà degli altri per cambiare per primi noi stessi. Bando dunque al personalismo e alla promozione di sé stessi, ma cura e sostegno degli altri.
La seconda è Popolo. Ci rende popolo il rispetto della legalità e delle regole, principi basilari su cui si fonda la vita civile. Il Sindaco sia il Primo Cittadino anche nel rispetto delle regole.
Il popolo non è niente senza il territorio in cui abita. La cura e il rispetto del Creato, l’utilizzo intelligente delle risorse e del territorio è un impegno che come cittadini vogliamo assumerci e che chiediamo ai Sindaci di portare avanti con determinazione e fermezza. Infine ci rende popolo la capacità di prenderci cura gli uni degli altri: chiediamo allora al Primo Cittadino una attenta lettura delle realtà e dei bisogni di tutti, in primo luogo di quelli di categorie particolari come i nuovi poveri, i disoccupati, i giovani e le famiglie con difficoltà, per attuare politiche non di assistenzialismo ma di sviluppo vero e concreto.
La terza è Politica, parola che indica la partecipazione alla vita della città da parte di tutti i cittadini. E’ un invito a saper stare dentro le questioni fondamentali del vivere insieme non in maniera divisiva e scavando fossati, ma favorendo il dialogo, cercando le vie comuni per risolvere i problemi di tutti. L’Azione Cattolica, presente sul territorio con laici credenti, attenti e preparati è disponibile al confronto, seguirà con attenzione l’operato dei Sindaci eletti ponendosi come lievito, come voce critica se occorre, e avanzando ove possibile proposte concrete. Si impegna a curare maggiormente i rapporti con le istituzioni presenti sui nostri territori a qualsiasi livello per generare occasioni di confronto e collaborazione, per essere “antenne” dei bisogni delle comunità, per testimoniare la presenza concreta e propositiva dell’associazione al fianco delle nostre comunità.
Lavoriamo dunque insieme, voi come amministratori consapevoli e noi come cittadini corresponsabili, “per la custodia e la salvezza del nostro grande e bellissimo paese” (è ancora mons. Bassetti che parla), composto da tante realtà locali vivaci e“pronte a scattare” (è questo il motto dell’Acr, i nostri ragazzi per i quali è necessario costruire un bellissimo futuro) per realizzare i sogni di crescita e sviluppo, di benessere e di felicità, di solidarietà e condivisione che avete in mente per tutti noi.
La Presidenza Diocesana