Cosa mi porto nel bagaglio dei ricordi relativi alla bellissima esperienza appena vissuta della XVI Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana?
Sicuramente i volti sorridenti di tante persone di famiglia che si ritrovano insieme per vivere insieme giornate intense: i saluti e gli abbracci di amici ritrovati e gli sguardi un po’ timidi ma pieni di entusiasmo di chi partecipa per la prima volta. Tutti comunque siamo a casa, perfettamente a nostro agio e consapevoli dell’importanza del momento.
Mi porto nel cuore la commozione di Matteo Truffelli, che alla fine della sua bella e ricca relazione, nel ringraziare soprattutto la moglie Francesca “che è stata presidente insieme a me, perché siamo una cosa sola” ci ha fatto dono delle sue lacrime, rivelandoci un pezzettino del suo cuore e della sua grande umanità.
E anche la bella figura del nostro nuovo assistente generale, monsignor Gualtiero Sigismondi, che impareremo a conoscere e amare e che ci ha già dato prova della sua profonda spiritualità.
Ci metto pure la fatica necessaria per l’esercizio della democrazia: l’attenzione dedicata al lavoro sul documento, agli emendamenti da scegliere e approvare ad uno ad uno, con scelta personale e responsabile.
Uno spazio considerevole in questo mio personale bagaglio è occupata dalla gioiosa presenza dei ragazzi dell’Acr, che come è nel loro stile, hanno dato ad adulti e giovani una lezione di serietà e di impegno: i loro emendamenti, approvati all’unanimità, inchiodano ogni socio alle sue responsabilità educative e di testimonianza: sappiamo tutti che alla prossima assemblea dovremo dar conto di come abbiamo risposto agli impegni presi davanti a loro. E di come avremo saputo far germogliare, coltivare e fiorire i semi che ci hanno consegnato l’ultimo giorno al momento dei saluti.
Tantissime altre cose, tantissimi altri momenti resteranno per sempre indimenticabili nel mio cuore, ma sicuramente tra le cose più belle c’è lo spettacolo straordinario di Piazza San Pietro gremita di gente festante in attesa dell’incontro con Papa Francesco giorno 30 aprile per la grande festa dei 150 anni: dappertutto volti sorridenti, canti e bandiere al vento. È stato bello esserci: grazie, cara mia Ac, buon compleanno!
Annamaria Cutuli