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Ci sta a cuore… Messaggio del nostro Vescovo per la festa dell’Adesione

Ci sta a cuore…

L’AC ha un cuore grande: vi trovano posto uomini e donne, bambini, ragazzi, adolescenti e giovani che vivono questa terra e abitano questo tempo, ciascuno con le gioie e le fatiche quotidiane.
All’AC sta a cuore la vita delle persone, la famiglia, il lavoro, la scuola, i bambini, i ragazzi, le fatiche, l’Università… Ma le sta a cuore anche la sofferenza dei fratelli e i momenti di difficoltà…
A noi dell’AC sta a cuore l’incontro personale continuo con il Signore Risorto e la passione per la Chiesa! Ci stanno a cuore soprattutto i poveri e gli “ultimi” di una società che spesso dimentica chi vive nella difficoltà e nella sofferenza. Ci sta a cuore la Parrocchia, che cammina accanto ai fratelli nelle esperienze quotidiane, condividendone le occasioni preziose riservate a ciascuno.
In questo nuovo anno associativo, segnato dal Giubileo della Misericordia, immagino una AC che vuole “annunciare e testimoniare la Misericordia del Padre” (le Indicazioni Pastorali della nostra diocesi), spalancando le porte del cuore per testimoniare l’amore di Dio, consapevoli che «nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama». Con cuore e occhi aperti ai fratelli, ai poveri soprattutto -­ insomma con un atteggiamento misericordioso -­ ci apprestiamo a vivere l’esperienza associativa in questo 2015-­2016, desiderosi di metterci in cammino verso l’altro, facendo noi il primo passo e andando là dove si incontra la vita delle persone.
L’esperienza associativa è un’opportunità significativa per vivere e testimoniare la misericordia. Dobbiamo solo metterci in ascolto del battito del nostro cuore, che si rallegra delle gioie dell’altro e condivide le difficoltà del fratello che soffre. La vita di gruppo e i momenti di incontro e di festa che stiamo per vivere ci aiuteranno a sperimentare la nostra vocazione alla misericordia, favorendo l’accoglienza di tutti, l’ascolto e la comprensione reciproca, il perdono chiesto e ricevuto, la riscoperta dell’amore incondizionato del Padre per i suoi figli. Di più: l’AC che sogniamo è aperta, capace di arrivare alle periferie di ogni genere, andando incontro ai poveri delle nostre città, con uno sguardo attento e anche critico sul nostro Paese e sul mondo intero.
L’adesione all’AC è un fatto “di cuore”. Non è una “assicurazione contro gli infortuni”, non ti fa venire la “pace dei sensi”, non dici “ora sono un bravo cristiano perché ho la tessera”, non fa dell’associato uno “che ha capito tutto della vita”…
Gli uomini e le donne di AC decidono di mettersi in cammino, in contemplazione del Volto di Gesù.
Lui, e solo lui, risponde (e senza mezzi termini) a tutte le domande, incertezze, indecisioni… Gesù, nel Vangelo, ci appare come una figura “travolgente”, non fa sconti alla vita e regala “Eternità”.
Non siamo solo noi a contemplare il Suo volto; anche Lui contempla il nostro. Per parlarci, ci “guarda in faccia” e sta a tu per tu col nostro cuore… da cuore a cuore.
In questo cammino sia nostra guida Maria, che accoglie il progetto di Dio su di sé. Il suo non è un “sì” vuoto, ma è un impegno che cambia, trasforma e rinnova. Esso richiede, certo, svuotamento, umiliazione e accettazione della sofferenza, disponibile al cammino verso l’altro.
Cara Azione Cattolica di Acireale, sei chiamata alla preghiera, e non alle preghiere! Sei chiamata ad uno stile, non ad una regola! Sei chiamata alla Chiesa, non solo ad un gruppo!
Cari associati, amate la vita! Siate esigenti, non accomodanti.
Buon cammino e buon anno associativo!
Vi benedico e vi porto nel cuore.

+ Antonino Raspanti

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Pubblicato il 7 Dicembre 2015