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Giornata diocesana di Preghiera per la Cura del Creato

Ieri, 2 settembre 2018 la nostra associazione diocesana ha celebrato la Giornata di Preghiera per la Cura del Creato.
L’invito a questa iniziativa ci è venuto dal Fiac, per tenere desta l’attenzione di noi credenti associati sulla nostra responsabilità di custodi di quella Creatura di Dio che è la nostra madre terra.
Papa Francesco ha reso pubblica l’enciclica Laudato si nel 2015: è tempo che mettiamo mano ad essa non solo per studiarla e approfondirla, ma per assumere la consapevolezza che la Terra è affidata alle nostre mani e di essa noi siamo responsabili.
Si tratta di agire, di cambiare le nostre abitudini e di imparare piccoli gesti di rispetto e di cura per l’opera “molto buona” che il Signore ha affidato alle nostre mani.
Al Castagno dei Cento Cavalli, luogo significativo scelto per la celebrazione della giornata, abbiamo pregato ringraziando il Signore per i doni di bellezza che ci circondano; abbiamo preso consapevolezza dei nostri limiti e dei nostri errori e abbiamo promesso di fare ogni piccolo gesto possibile per la salvaguardia e la cura del nostro territorio, per poter godere con tutti gli uomini di buona volontà, nostri fratelli, di doni così generosi.
Don Gaetano Pappalardo ci ha aiutato a riflettere sul salmo 8, che dava il titolo alla nostra giornata.
Tre le parole chiave del suo intervento. Lo stupore per la bellezza che ci circonda: nonostante il male, la cattiveria e le difficoltà e le brutture che deturpano l’ambiente, la società e anche il nostro cuore, la bellezza che ci circonda ci apre alla speranza e ci fa gridare di gioia.
L’umiltà è la seconda parola: da humus, terra, ci invita a restare saldi alle nostre radici, a sentirci creature inserite in un contesto di cui facciamo parte ma di cui per generosità del Creatore siamo Signori e Padroni.
La croce di Cristo e la terza parola, quella che dà senso, significato e orientamento al nostro agire: attraverso la morte si arriva alla resurrezione, ai “cieli nuovi e terra nuova” promessi e sperati dai figli.
La nostra passeggiata nella natura ci ha permesso di riflettere su alcuni brani significativi della Laudato si’ e di condividere il nostro grazie al creatore, la nostra richiesta di perdono e il nostro impegno personale.
Nella celebrazione eucaristica, presso la chiesetta del borgo di Nucifora in festa per la Madonna del Tindari, il nostro assistente don Vittorio ci ha proposto tre modi e tre luoghi per incontrare Dio: nel Creato, nell’intimo del nostro cuore e in ogni fratello che incontriamo.

Anna Maria Cutuli

 

Pubblicato il 3 Settembre 2018