Cari amici, mai avrei pensato di partecipare ad una festa di 150° compleanno in un Pala Giarre gremito di ragazzi, giovani e adulti provenienti da tutta la diocesi. Sabato 21 ottobre è stata per me, così come immagino per molti di voi, una serata all’insegna della festa, della gioia e della preghiera, diversa dalle solite passate a casa o in pizzeria con gli amici.
In un contesto amichevole e festoso, dopo il messaggio di benvenuto del sindaco di Giarre Angelo D’Anna e della nostra presidente diocesana Anna Maria Cutuli, sono state ripercorse le tappe fondamentali dell’associazione con la lettura dei pensieri dei nostri padri fondatori come Giovanni Acquaderni, Mario Fani, Armida Barelli e di alcuni illustri soci e presidenti nazionali come Giorgio La Pira, Piergiorgio Frassati, Paola Bignardi e Vittorio Bachelet.
Incitanti i messaggi augurali del Santo Padre, del nostro Vescovo, del presidente nazionale Matteo Truffelli, del delegato regionale Sebastiano Di Stefano e del Vicario Generale don Giovanni Mammino, presente alla manifestazione. Raccolta e in piena comunione con tutti i partecipanti la preghiera guidata dal nostro assistente unitario don Vittorio Rocca.
Uno dei momenti più belli e divertenti è stato sicuramente l’intervista a tratti goliardica ai 4 presidenti presenti emeriti: Ninni Salerno, Francesco Blanco, Santo Toscano e Mario Catanuto; nella medesima circostanza sono stati ricordati anche due presidenti non più presenti in mezzo a noi, Camilla Bella e Carmelo Coco; a tal proposito, forte e non priva di emozione è stata la testimonianza di Giuliana Molinè, moglie di quest’ultimo, che anch’io desidero qui ricordare con tanto affetto.
Vivaci e interessanti i cartelloni con cui i nostri ragazzi e giovani hanno raccontato la storia dell’associazione vissuta nelle parrocchie. Confesso di non aver avuto il tempo di vederli tutti, ma quelli che ho visto mi sono molto piaciuti.
Un AC Day che ha guardato alle nostri radici nazionali e alla nostra storia diocesana, storia di ragazzi, giovani e adulti che credono nel ruolo e nell’impegno dei laici, anche alla luce dei documenti del Concilio Vaticano II, autenticamente cristiani nella Chiesa del terzo millennio.
Cos’altro aggiungere: striscioni, coreografia, danze, musica, colori, luci e tanto altro ancora, in un clima di fraternità gioviale e raccoglimento composto, hanno ricaricato le mie batterie e spero anche le vostre, nell’attesa di rivederci tutti insieme al prossimo incontro.
Francesco Pulvirenti
Santa Maria delle Grazie
Acireale