Ieri, giorno dei morti, sono stata al cimitero a pregare sulle tombe dei miei parenti defunti: nonni, zii, mio padre. Ho controllato l’acqua dei fiori e ho tolto quelli già appassiti: piccoli gesti rituali che si ripetono ogni anno e che contribuiscono a mantenere vivi i ricordi e a confermarci nella convinzione che, in forza del Battesimo ricevuto, siamo parte dell’unica Chiesa in cammino sulla via della santità.
Uscendo mi sono girata ad abbracciare con lo sguardo tutto il cimitero con la varietà di tombe e cappelle e ho pensato una preghiera per tutti i soci e le socie dell’Azione cattolica che in questi anni ci hanno lasciato e che sicuramente sono in comunione con noi e per noi pregano. Ho pensato al nostro caro monsignor Mansueto, e poi a Camilla e a Carmelo, nostri presidenti diocesani; e poi a Francesco ex presidente di Pennisi, e ai parenti di tanti nostri soci e socie che ci hanno lasciato: il papà di Alessandro, la mamma e il suocero di Cettina; la mamma di Rosamaria e il papà di Giovanna, e tutti quelli di cui non conosciamo il nome e di cui non abbiamo avuto notizia.
Ho pensato che ha torto chi pensa che i cimiteri siano luoghi di tristezza, lacrime e mestizia: sono luoghi di vita e di gioia, che ci aiutano a rafforzare la nostra Fede nella Risurrezione.
Moltitudini di santi sono in festa davanti a Dio e mi piace immaginare che danzino tutti pieni di gioia e di beatitudine. Per questo voglio concludere con le parole di una canzone di Angelo Branduardi che proprio ai santi è dedicata:
“e camminando e camminando …
stanno cantando, stanno cantando …
A piedi nudi ballano i Santi …
Trombe e tamburi ballano i Santi
a braccia alzate ballano i Santi
marciando lenti ballano i Santi”
Anna Maria Cutuli