1. Nel mezzo della nostra notte
Ogni anno si verifica la stessa cosa: un po’ di “atmosfera”, alcune frasi pie ed umanitarie, qualche regalo… e poi tutto continua come prima.
Questa mi sembra la realtà della festa del Natale: una festa – inscenata di solito in modo tanto suggestivo – e tutto dopo continua come prima.
Mi chiedo: devo ancora partecipare “rassegnato” al Natale, dissimulando i sentimenti che ho dentro di me? Oppure in questi giorni di “Novena” potrei fare anche qualcosa d’altro, riflettere cioè su ciò che il Natale veramente esprime, quando lo si intende cristianamente. Questo potrebbe interessare persino anche ai non cristiani. Ci si potrebbe domandare se, nonostante proprio tutte le banalità e le cose storte della vita, non vi sia dentro una persona il coraggio inverosimile di credere al Natale, al vero Natale, e si ammetta o si pensi di non potervi credere.
Ecco per oggi basta così come riflessione. Nel mezzo della mia “notte”, dentro la facciata esterna di una esistenza disperata e assurda, ho il coraggio di questa fede, che sta dentro e che aspetta di manifestarsi, aspetta una luce, la luce?
Don Vittorio