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“IL TUTTO ABBRACCIA LA PARTE” Convegno delle Presidenze Diocesane: l’AC nel cammino della Chiesa

Dal 29 aprile al  1° Maggio scorsi, anche noi di Acireale eravamo presenti a Roma al convegno delle presidenze che ha messo a confronto parecchie diocesi dell’Italia. Il filo conduttore  dei tre giorni è stata l’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”  al n. 235 nel quale Papa Francesco ci suggerisce che “Il tutto è superiore alla parte”. I lavori sono stati aperti dal nostro presidente nazionale, Matteo Truffelli, che ha ribadito quale dovrebbe essere la mission dall’Azione Cattolica:”costruire dentro il nostro tempo la Chiesa dell’Evangelii Gaudium”, dobbiamo guardare ad un’AC “dentro la Chiesa, ora”!
Il tutto è più della parte e anche più della semplice forma: il nostro desiderio è quello di essere “un’associazione di credenti che sa di essere parte di un tutto, dentro il quale e per il quale vive,trovando in esso la propria realizzazione. L’obiettivo è di essere una “Chiesa Sinodale,che si pensa come popolo di Dio,una chiesa dell’ascolto, ascolto autentico della vita del mondo;una chiesa fermento di dialogo autentico”. È nostro compito essere capaci di diventare tessuto connettore tra le molteplici esperienze.
Successivamente abbiamo avuto modo di riflettere e confrontarci  nei miniconvegni (rispettivamente: scuola, lavoro, dialogo interculturale, dialogo intergenerazionale e ambito Sociopolitico), avendo un riscontro concreto, sulla base delle diverse esperienze, su cosa significa essere parte in un tutto.
Molto coinvolgente è stata l’interazione tra il compositore, pianista e direttore d’orchestra Umberto Scipione e Il rettore dell’Almo Collegio Capranica Mons. Ermenegildo Manicardi; Sinfonia della sinodalitá era il filo rosso della mattinata e,se da un lato abbiamo l’esempio bellissimo della musica che è un tutto che abbraccia la singola parte dove tanti strumenti ci offrono una sola sinfonia,d’altro canto abbiamo una Chiesa in cammino per diventare una sola sinfonia, dove all’interno sappiano coesistere le diverse identità forti crescendo nella verità e considerando la crisi come meta necessaria per la bellezza.
Mons. Manicaldi ha concluso il suo intervento sottolineando alcune sfide del nostro tempo: si ha bisogno di “ministri capaci di vivere ed educare alla sinodalitá; laici capaci di una lettura forte dei segni dei tempi;rilevanza del laicato nella chiesa e nella società; irradiare la Misericordia; centralità dell’Eucaristia, centralità della Parola di Dio attraverso la lettura delle Sacre Scritture, áncora delle nostre idee”.
Giornate molto intense, caratterizzate dalla preghiera,dallo studio e dal tempo libero;la mattina del 1° maggio tutti insieme abbiamo anche partecipato all’Angelus in Piazza San Pietro.
La formazione è sempre una buona idea e tornando a casa entusiasti vogliamo metterci a lavoro in diocesi, con le parrocchie, per cercare di fare insieme questo cammino bello che spetta all’AC, cercando di tradurre, secondo la proposta formativa propria della nostra associazione, quello che la Chiesa del nostro tempo sta vivendo,proponendo un sano dialogo con le necessità della nostra società. Proprio come ha concluso Matteo Truffelli, dobbiamo ricordarci:” di essere popolo,di adottare la mistica del vivere inseme, di essere un’AC capace di far lievitare la Chiesa, un’AC che sa valorizzare le pluralitá, un’AC che coltiva quell’affiatamento necessario in un tempo come il nostro che ha bisogno di veder nascere e crescere “alleanze”: tra le generazioninel lavorotra cittadini e istituzionitra scuola e famiglietra laici e presbiteri. Un’Ac che assomigli a un colorato lego: una piccola scatola dalle grandi potenzialità”.

Liliana Montemagno e Gabriele Sciuto

Pubblicato il 26 Maggio 2016