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La Croce: amore che libera

Siamo alla quarta domenica di Quaresima, definita anche Domenica Laetare, perché caratterizzata da un messaggio di gioia che ci introduce al mistero Pasquale: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Nel testo il verbo greco utilizzato per amare è agapao,  che indica l’amore che si dona, che esce da se e si consuma nel suo esprimersi: questo è proprio l’amore di Dio, che dona vita. Chi ama non condanna, ma anzi rialza e riscatta, così Dio, attraverso Cristo ci ama e ci salva, aldilà delle nostre capacità e del nostro peccato. Non è, quindi, il peccato il problema dell’uomo, ma è il non credere e il rifiutare quest’amore che dà vita.

Non ci dobbiamo mai sentire rifiutati da Dio o condannati. Se pensiamo questo, non siamo veri cristiani. La Pasqua, a cui ci prepariamo, ci mostra la potenza dell’amore che nella morte del peccato ridona vita e slancio, così anche noi, quando il peccato, le debolezze e lo sconforto ci assalgono, guardiamo il crocefisso e a lui chiediamo la forza per rialzarsi e risorgere.

Don Mario Camera

Pubblicato il 10 Marzo 2018