Nel fine settimana 9-10 novembre si è svolto a Cefalù il Consiglio regionale dell’Azione Cattolica, probabilmente l’ultimo prima del rinnovo delle cariche. La nostra diocesi ha partecipato con una delegazione di sei persone dei settori giovani e adulti.
E’ stato bello ritrovarsi insieme: questi incontri periodici ci hanno permesso di conoscere più a fondo realtà diocesane che vivono i problemi e gli entusiasmi, le incertezze e gli slanci esattamente come noi, e il confronto e lo scambio di esperienze nel corso di questi tre anni ci ha senza dubbio aiutato a crescere.
La nostra riflessione si è concentrata stavolta su due punti essenziali: un momento di bilancio del cammino percorso e di analisi della situazione attuale, su cui ci siamo concentrati, divisi per settori, durante il laboratorio del sabato sera intitolato “L’Azione cattolica che c’è”. In esso le varie diocesi hanno provato a mettere in comune tutte le riflessioni fatte, i problemi affrontati, i nodi irrisolti e le iniziative attuate.
Un momento molto significativo si è poi svolto in una chiesa della città: una veglia di preghiera insieme alle associazioni parrocchiali di Cefalù: raccoglimento, meditazione, colloquio con Dio ci hanno ristorati e nutriti.
La domenica invece, riuniti per gruppi di diocesi (la nostra era a lavorare insieme a Catania e Caltagirone), abbiamo provato a gettare lo sguardo più lontano, verso il futuro: “l’Azione Cattolica che vorrei”. Tante le suggestioni e i suggerimenti. Proviamo qui a ricordare qualche parola-chiave: corresponsabilità, dialogo e partecipazione; apertura, collaborazione, visibilità; e infine, ma prime per importanza, formazione, preghiera, contemplazione. Perché come diceva un nostro grande presidente nazionale di qualche anno fa, Raffaele Cananzi, l’azione è sovrabbondanza di contemplazione, ed è proprio questo quello che la nostra associazione è e vuole essere sempre di più per testimoniare il Regno di Dio nella società complessa di questo nostro tempo bello e difficile.
Anna Maria Cutuli