Carissimi soci,
come sapete oggi mi è pervenuta, da parte del nostro Vescovo, la nomina a presidente diocesano di Azione Cattolica.
Voglio anzitutto ringraziare il nostro vescovo Antonino per la fiducia nei miei confronti. In un colloquio telefonico avuto questa mattina, gli ho trasmesso i saluti di tutta l’associazione e gli ho assicurato la nostra preghiera e la nostra piena disponibilità al servizio della Chiesa diocesana, specie in questo periodo difficile per tutti noi.
Un saluto ad Anna Maria Cutuli che mi ha preceduto in questa responsabilità. Le rivolgo un caloroso abbraccio e ringraziamento a nome di tutta l’associazione per aver svolto con amore, dolcezza e generosità il servizio di presidente diocesano per due trienni. Sappiamo che da socia potrà ancora dare tanto alla nostra associazione che ama tanto.
Un pensiero a tutti coloro i quali hanno ricoperto incarichi al Centro diocesano nello scorso triennio: vicepresidenti, responsabili A.C.R., segretario, amministratore, membri di equipe e tutti coloro che, a vario titolo, hanno dato un contributo all’associazione diocesana. A loro va il nostro più profondo ringraziamento per il loro prezioso servizio. La struttura democratica della nostra associazione fa sì che tutti contribuiscano al perseguimento dei suoi obiettivi assumendo di volta in volta responsabilità diverse. Nessun arroccamento, nessuna “poltrona” comoda, solo un grembiule da indossare per servire.
Ringrazio altresì tutti voi soci di A.C. e il Consiglio diocesano per la fiducia e per la disponibilità a servizio dell’associazione.
È noto a tutti il difficile momento che stiamo attraversando come cristiani, come italiani, come donne e uomini. La grave pandemia che sta colpendo ormai l’intero nostro pianeta ci ha costretto a cambiare le nostre abitudini di vita. Solo adesso, forse, sperimentiamo quanto sia bello e importante incontrarci con l’altro: incontrare i nostri ragazzi, i nostri giovanissimi, i giovani e gli adulti; poter guardare loro negli occhi, poterli abbracciare. Solo adesso, forse, sperimentiamo ancor di più quanto sia bello l’incontro con Gesù Eucaristia nella Santa Messa.
Adesso, per responsabilità nei confronti di tutta la comunità e per il bene di tutti i nostri fratelli, specie i più deboli, siamo chiamati a delle rinunce importanti nel pieno e doveroso rispetto delle regole poste dai nostri governanti. Non è il tempo delle polemiche. Come ci ha ricordato il Santo Padre Francesco, dobbiamo pregare per gli ammalati e per i loro familiari, ma anche per l’autorità che, spesso, si trova a prendere decisioni impopolari ma necessarie per il bene di tutti.
Carissimi soci, il nostro “fermo forzato” non può e non deve fermare il nostro servizio! Teniamo duro, il Vangelo non conosce confini!
Non deve mancare la nostra attenzione verso gli adulti, specie gli anziani, oggi sofferenti anche nello spirito per l’impossibilità di recarsi giornalmente in chiesa. Contattiamoli, facciamo sentire loro il nostro affetto e la vicinanza delle nostre comunità parrocchiali, facciamoli partecipare ai vari momenti che le parrocchie propongono sui social.
Non deve venire meno l’impegno nei confronti dei nostri acierrini. Molti di loro stanno soffrendo per il fatto di non poter giocare liberamente con i propri amici. Mi rivolgo agli educatori A.C.R.: aiutiamo i nostri ragazzi a non perdere il contatto con la parrocchia e forniamo loro gli strumenti per svolgere attività “a distanza” anche con i propri familiari.
A voi, giovanissimi e giovani, il compito prezioso e fondamentale di aiutare tutta l’associazione, specie gli adulti, ad utilizzare in modo corretto e utile i social media. Attraverso questi strumenti, che voi conoscete meglio di tutti, possiamo continuare a mantenere vive le relazioni sia all’interno delle comunità parrocchiali, sia all’interno della nostra comunità diocesana.
Rivolgo un caloroso saluto a tutti i sacerdoti della diocesi, assistenti, parroci e non. In questo periodo difficile voi continuate a rappresentare il Popolo di fronte a Dio e siete immagine di Cristo. Grazie per lo zelo e per l’attenzione con cui, specie in questi difficili momenti, state svolgendo il vostro ministero. Vi assicuriamo la nostra preghiera e la nostra collaborazione.
Stamattina per telefono, un sacerdote a me tanto caro mi ha detto che anche se non entra nessuno continuerà, finché gli sarà concesso, a lasciare aperta la porta della chiesa parrocchiale. Quella porta che non si chiude è l’immagine della speranza, dell’abbraccio sorprendente del Padre misericordioso che si getta ai piedi del figlio pentito, della possibilità di conversione che riguarda ognuno di noi, alla quale siamo invitati specialmente in questo tempo di Quaresima.
Stiamo vicini ai nostri parroci. Contattiamoli costantemente e collaboriamo con loro nella realizzazione delle varie attività a distanza, sia con le nostre capacità tecniche, sia con le nostre idee, per una azione pastorale efficace e a misura di tutti.
A breve convocherò il Consiglio diocesano per l’elezione dei vari componenti della presidenza diocesana. Anche se a distanza, ritengo sia necessario essere subito operativi per aiutare tutti i soci e le associazioni parrocchiali durante la prova che stiamo affrontando.
Ognuno di noi indossi il proprio grembiule per iniziare a servire insieme con gioia i fratelli.
Affido questo nostro servizio e l’associazione tutta ai santi e beati di Azione Cattolica e alla Vergine Santissima. Lei ha detto sì senza riserve alla chiamata di Dio. Possa amorevolmente guidarci perchè ci renda forti nella prova e non faccia venir meno in noi tutti l’amore per il Suo Figlio e per la Sua Chiesa.
Acireale, 13.03.2020
Venerdì della II settimana di Quaresima
Andrea Romeo
Presidente diocesano di A.C.