Scrive Francesco: «Gesù viene deposto in una mangiatoia, che in latino si dice praesepium, da cui presepe. Entrando in questo mondo, il Figlio di Dio trova posto dove gli animali vanno a mangiare».
La “mangiatoia”. “Prendete e mangiate…questo è il mio corpo”.Il Bambino di Betlemme – il Dio che si è fatto carne – ci rimanda da subito all’Eucarestia, il Dio che si è fatto pane per farsi nostro cibo.
Dio dà il pane agli affamati. La mangiatoia…e se anch’io fossi chiamato a diventare mangiatoia per chi ha fame? “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare”.
In questo terzo giorno di Novena sto comprendendo che il movimento dell’amore è donare e non prendere; servire e non dominare; unirsi e non respingere. Fa’, o Signore, che ti possa mangiare nell’Eucarestia, che possa adorarti davanti al tabernacolo e riconoscerti e riceverti quando sei “nascosto” sotto gli stracci di un povero.
Don Vittorio