Il 3 maggio scorso Papa Francesco ha incontrato in udienza presso al Sala Paolo VI i delegati all’assemblea nazionale e i presidenti e gli assistenti parrocchiali di Azione Cattolica provenienti da tutta Italia.
L’Associazione ha stretto in un forte abbraccio il Santo Padre che le ha consegnato tre nuove parole che arricchiscono e attualizzano la nostra mission: Andare, Restare, Gioire.
Insomma è stato un incontro che ci donato grande energia e ci ha trasmesso grandi emozioni, tutte diverse tra loro. È per questo motivo, per restituirvi un’immagine quanto più completa della piccola magia che si è realizzata a Roma in occasione di quest’incontro, che abbiamo chiesto a tre presidenti parrocchiali di raccontarla per voi. Ecco, qui di seguito, quello che ci hanno detto:
Rimanere in Gesù, Andare ai crocicchi delle strade e Gioire col Cristo cantando la fede. Questo è il paradigma missionario che Papa Francesco ha voluto consegnare ai delegati della XV Assemblea nazionale dal titolo “Persone nuove in Gesù Cristo: corresponsabili nella gioia di vivere” e soprattutto ai presidenti e assistenti parrocchiali, eccezionalmente invitati a questo unico ed emozionante incontro. Paradigma che si configura all’interno di una delle scelte fondamentali dell’Ac che è par l’appunto la scelta missionaria alla quale Papa Francesco, durante questo incontro, ha voluto porre l’attenzione.
E’ stata un’esperienza senza eguali, condivisa con tutti i presidenti d’Italia: tanti volti, tante storie, gente da vicino e da lontano,nuove relazioni, amicizie che sono nate e altre che si sono rafforzate, nuove consapevolezze e tanta tanta grinta ed emozione! Questo in sintesi è stato la giornata del 3 Maggio 2014, giornata che ognuno di noi, che ha avuto la bella opportunità di vivere, non dimenticherà mai.
Se ritorno indietro con la mente penso innanzitutto alle belle condivisioni con gli altri presidenti parrocchiali durante un lungo viaggio in autobus, che ci ha portato da Acireale a Roma, e che non si è reso per nulla stancante poiché arricchito da nuove relazioni che nascevano: questo è il primo dono di questa esperienza!
Poi penso a piazza San Pietro invasa dall’Ac, tutti in fila con gli occhi sognanti, a cantare le melodie care all’associazione, gente mai vista ma che in qualche modo sentivi “vicina” e “amica”.
Poi tanta attesa, lo sconforto di esser arrivati tardi e di aver trovato solo gli ultimi posti liberi, ma da li la grinta e la consapevolezza di quell’evento che sapeva di unico, e quindi la ricerca affannata in aula Paolo VI di un qualche posto libero più avanti, e che il Signore ci ha concesso: i nostri occhi erano desiderosi di non perdersi nemmeno un minuto di quel bell’incontro!
E poi la gioia, tanta ed immensa gioia che Gesù Cristo in Papa Francesco ci ha donato attraverso la sua presenza e le sue illuminanti parole, coronate da una bellissima nota dell’Assistente Generale di Ac, che ha colpito lo stesso papa: “L’Azione Cattolica, se posso rubare una immagine che già fu del Card. Lustiger, desidera essere come l’asino su cui Gesù compì il suo ingresso a Gerusalemme”. Alla quale il Santo Padre ha risposto: ”Se voi volete ascoltare il consiglio del vostro Assistente generale – è tanto mite, perché porta un nome mite, lui, è Mansueto! – se voi volete prendere il suo consiglio, siate asinelli, ma mai statue di museo, per favore, mai!”
Caro Santo Padre, ti ringraziamo per questa bella opportunità che ci ha ricaricato e ci ha fatto gustare l’immensità di questa associazione che con amore serviamo, speriamo di fare del paradigma missionario che ci hai consegnato la bandiera associativa di ogni socio!
Giovanni Vasta – Presidente AC Santa Maria la Stella
Dopo essere stato eletto presidente della mia parrocchia lo scorso Ottobre, ho ricevuto un grande dono: avere la possibilità di incontrare il Papa durante l’incontro nazionale del 3 Maggio.
Non era la prima volta che incontravo un papa, ma queste occasioni sono come un cristallo di neve: ognuna è diversa dall’altra, ti trasmettono e ti lasciano emozioni ed esperienze sempre differenti. L’AC è fatta da singole persone ed ognuna di queste dona o condivide sempre qualcosa. Si ha conferma di ciò soprattutto in un’occasione come questa in cui ti ritrovi ad affrontare un viaggio in autobus di diverse ore insieme agli altri presidenti parrocchiali della tua diocesi; nonostante l’età dei partecipanti variasse da 17 a 82 anni, con gente con meno o molta più esperienza associativa di te, non ci si annoia mai, nemmeno a guardare il magnifico dono del paesaggio appenninico. Senza accorgertene ci si conforta, si raccontano le proprie esperienze, si prega, si scherza; il contesto è così accogliente e fraterno che ti fa subito capire perché tu e tutte le altre persone che stanno andando a Roma sono di AC: perché abbiamo scelto liberamente di essere uniti in Cristo e di darne testimonianza al mondo.
Il Papa nel suo discorso a noi rafforza e rinfresca questo concetto ricordandoci che la nostra è una scelta missionaria e di gioia. Prima di lasciarci tornare alle nostre parrocchie Francesco ci fa dono di tre verbi: rimanere in Cristo, perché è Lui che ci dà la forza di andare sempre avanti; con questa energia che prendiamo dalla sua fonte dobbiamo andare da tutti gli uomini che hanno bisogno, uscendo dalle nostre chiese e portando fuori agli altri Cristo, come gli apostoli; l’ultima parola è gioire, cantare la vita e la fede, perché solo così vedremo sempre la luce di Gesù anche quando tutto è buio.
Queste tre azioni devono essere la musica che ci accompagna nel nostro cammino associativo e di vita, tenendoci lontani dalla tentazione della quiete e dell’immobilismo che stonano con la parola “Azione” che distingue la nostra associazione. Questi tre verbi devono portarci fuori dall’intimismo e dalla sobrietà formale, per non essere statue da museo ferme a farsi guardare con superbia, ma laici attivi e missionari, caparbi, instancabili ed umili come asinelli, per diffondere il messaggio evangelico a tutti coloro che lo cercano ma non l’hanno ancora trovato.
Angelo Leonardi – Presidente Ac S. Maria delle Grazie in Maugeri
Approfitto con piacere dell’opportunità di queste pagine di A.C per condividere con voi tre riflessioni in occasione dell’incontro con Papa Francesco del 3 maggio u.s.:
-alla base del primo pensiero la “condivisione” di questo momento comunitario dedicato alla ricerca di Dio.Tutti insieme, ecclesialmente, ci siamo predisposti maggiormente all’ascolto della parola e del magistero.
Abbiamo riprodotto, tramite la convergenza da tutta Italia, la dimensione di pellegrini propria di ogni uomo, di ogni cristiano, e di ogni comunità;
– abbiamo ricevuto in consegna l’esortazioni a non rimanere delle statuine da museo e di uscire verso le periferie esistenziali, che possono essere in noi e vicino a noi;
– ci è stato sottolineato che la gioia vera nasce dalla consapevolezza della presenza di Cristo Risorto che ha vinto la morte ed il male e che conformandoci a Lui otteniamo da subito la libertà di figli di Dio che ci consente di abitare con serenità il presente proiettati nell’eternità.
Alfio Patanè presidente AC S.Venera in S.Venerina