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Per i nostri ragazzi

   La tragedia avvenuta nel mare di Santa Maria la Scala qualche giorno fa ci ha lasciato tutti sconvolti. Incredulità, sgomento e una pena infinita per le giovani vite spezzate sono i sentimenti che abbiamo tutti nel cuore. Oggi sono stati celebrati i funerali di Margherita e Lorenzo, mentre si sta ancora cercando in mare il corpo di Enrico. Sembra un brutto sogno dal quale vorremmo presto svegliarci, ma purtroppo non è così. Anche chi non li conosceva capisce che la comunità acese ha subito una perdita irreparabile.

   Tante domande nei pensieri di tutti: perché? come è stato possibile?  Domande che resteranno senza risposta. Adesso è solo il tempo del cordoglio:ci sentiamo vicini ai genitori e preghiamo il Signore perché li consoli e li aiuti a sopportare un dolore così grande e che difficilmente il tempo potrà lenire.

   Colpisce il contrasto tra la tragedia consumatasi nel buio e nella tempesta della frazione marinara e i canti, i balli, l’allegria del carnevale su in città: nessuno poteva immaginare quello che stava succedendo. Per concludere mi affido a un grande autore come Giovanni Verga, che in poche righe alla fine del capitolo II de I Malavoglia ha magistralmente espresso i sentimenti di dolore e rassegnazione che agitano anche i nostri cuori.

   “Il nonno s’affacciò ancora due o tre volte sul ballatoio, prima di chiudere l’uscio, a guardare le stelle che luccicavano più del dovere, e poi borbottò: – «Mare amaro!».

Anna Maria Cutuli

Pubblicato il 27 Febbraio 2019