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Pier Giorgio Frassati: un borghese che non fu borghese

Nel giorno della sua festività liturgica, il nostro pensiero non può non andare a Pier Giorgio Frassati, forse una delle personalità più belle che la nostra associazione abbia avuto tra i suoi membri.

Pier Giorgio era figlio di una famiglia dell’alta borghesia torinese di inizio ‘900, ma la sua grande Fede cristiana non lo ha mai fatto restare dentro rigidi schemi formali. Appassionato di sport, in particolare di scalata, e brillante studente di ingegneria, Pier Giorgio, senza mai fare atti eclatanti, si privava di quel che poteva per aiutare i più bisognosi con la Comunità di San Vincenzo e non si risparmiava mai nel dare il buon esempio ai suoi amici. Fu membro della FUCI e terziario domenicano. Anche la sua morte, avvenuta a soli 24 anni, fu indice della sua umiltà. Non portò attenzioni su di sè per non toglierle alla nonna che stava per morire (Pier Giorgio morì solo 3 giorni dopo), così come aveva fatto per il resto della sua breve ma intensa vita. Questo piccolo e umile lavoratore della vigna del Signore ci lascia ancora stupiti per la sua Fede e la semplicità con cui amava trasmetterla. “Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro. Ogni cattolico non può non essere allegro; la tristezza deve essere bandita dagli animi dei cattolici”. Questo diceva Pier Giorgio e questo era quello che realmente faceva.

Grazie Pier Giorgio, aiuta tutti noi soci di A.C. ad essere umili e a mantenere viva la gioia della Fede anche nei momenti più duri!

Andrea Romeo

Pubblicato il 4 Luglio 2015