Mercoledì scorso con il rito dell’imposizione delle ceneri è iniziata la Quaresima: il tempo che ci conduce a vivere il mistero della Pasqua in cui, come cristiani, siamo chiamati alla conversione e alla preghiera.

In questa prima domenica di Quaresima la Parola di Dio ci porta a meditare proprio sulla conversione. Già nella prima lettura sono mostrate le conseguenza del peccato nell’uomo e nel creato: la distruzione con il diluvio e la misericordia di Dio che attraverso Noè rinnova l’umanità. Dio non lascia l’uomo preda del suo peccato, ma, perché lo ama, vuole la sua salvezza e la sua gioia. Per tale ragione il racconto del diluvio si conclude con una splendida promessa che Dio fa agli uomini e a tutti gli esseri viventi: « “Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra”. Dio disse: “Questo è il segno dell’alleanza, che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future”». L’Alleanza stipulata tra Dio e l’uomo è il bene più prezioso che dobbiamo custodire, perché, se pur fragili, ci fa gustare l’amore infinito di Dio per noi uomini. Gesù nel deserto, dove si era ritirato per prepararsi all’annuncio della Buona Novella, ci mostra che vale la pena lottare contro le tentazioni e le lusinghe del male, perché ciò che il demonio offre sono solo illusioni che come un diluvio distruggono e conducono l’uomo all’infelicità. L’invito di Gesù a convertirci e a credere nel Vangelo, che la Chiesa ci addita in questa prima domenica, deve essere accolto per vivere quest’alleanza con Dio che innalza la creatura al creatore e gli dona felicità. Sappiamo che convertire alcuni atteggiamenti, logiche, modi di pensare e agire, non è facile, però se noi crediamo fermamente a quella parola buona che è il Vangelo che ci conduce alla felicità, troviamo la motivazione e la forza per cambiare e rinnovarci. In questa Quaresima ognuno di noi deve porsi questa domanda: cosa devo cambiare nella mia vita per vivere il Vangelo?

Don Mario Camera