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Saliamo anche noi al monte Tabor

La parola di Dio di questa domenica  ci presenta la quaresima come un cammino di cambiamento, di trasformazione, un cammino che ci porta ad un arrivo:  l’incontro con Gesù Risorto nostro salvatore.

Dio chiama ognuno di noi ad affrontare questo cammino di conversione e di risposta generosa alla sua chiamata.

Una risposta segnata da una fede forte, come quella di Abramo.

Una risposta al Signore che esige perseveranza e generosità superando gli scoraggiamenti che inevitabilmente si incontreranno lungo il cammino della vita cristiana, momenti, in cui però non saremo soli, ci sostiene la grazia di Cristo. Egli con la sua morte e resurrezione ci ha donato il suo Spirito per poter affrontare al meglio il nostro cammino di fede, a volte fatto sì di momenti difficili ma proteso alla gioia senza fine.

E proprio l’episodio evangelico della trasfigurazione di questa seconda domenica di quaresima ci aiuta a comprendere meglio il nostro cammino di fede.

In Gesù si manifesta il Dio annunciato dai profeti e atteso dal popolo ebraico.

Anche i discepoli di Gesù aspettavano un messia che uguagliasse i trionfi del re Davide, tuttavia non si aspettavano certo di trovarlo in un uomo povero e mite e che per giunta sarebbe morto in croce. Questa è la novità di Gesù Cristo, lo scandalo del Dio uomo che muore in croce, di un Dio che soffre, che condivide le nostre debolezze. La croce quindi per Gesù è la strada che conduce alla vita, croce intesa come l’atto di amore con cui egli si dona al Padre per la nostra salvezza.

Il comandamento del Padre: “ascoltatelo”, diventa un invito ad imitare Gesù, ad incamminarsi sulle sue vie, per essere anche noi trasfigurati.

Siamo anche noi chiamati ad aderire sempre più a Cristo attraverso la nostra vita, in una continua crescita spirituale, nutrita dalla Parola e dall’incontro con Lui nella vita sacramentale.

Anche noi in questa quaresima “saliamo” al monte Tabor, “ritagliamoci” dei momenti personali di preghiera, di silenzio, di incontro personale con Cristo, per poi discendere nel nostro quotidiano, dove vedere tutto sotto la luce del Cristo Morto e risorto per noi.

Questa quaresima sia veramente un cammino di cambiamento, di conversione, per poter sperimentare insieme a Cristo il nostro essere figli amati da Dio.

Don Salvatore Grasso

Pubblicato il 11 Marzo 2017