“Se hai fiducia in lui, anche tu vivrai”
Si basa tutto sulla fiducia! Su quella relazione tra Colui che da’ la legge e noi. Una relazione d’amore, di stima, di affetto, di scelta. Dio, consegnando la Legge a Mosè, scelse il suo popolo, si fida di esso.
La riflessione ebraica aveva quindi già compreso la legge è frutto d’amore.
L’atteggiamento di opposizione alla legge, che la vede vissuta come restrittiva – lo stesso atteggiamento che ha spinto Adamo a rifiutare quel comando che in realtà è luce – dice qualcosa sul nostro cuore. È il nostro cuore che vive questa contraddizione.
Gesù contrappone la vecchia alla nuova legge, dove nuova non è altro che portare a compimento la vecchia. La nuova legge mira a mutare il nostro atteggiamento ipocrita nei confronti della vecchia. L’ipocrisia nasce da una non comprensione di un orientamento (“Non uccidere” non è solo non togliere la vita. “Non commettere adulterio” non è solo non tradire).
Il discernimento di cui parla la seconda lettura aiuta a entrare nella mentalità di Cristo.
Cerca di cambiare la nostra vita e il nostro cuore; perché è il cambiamento dell’uomo non della legge il compimento della pienezza.