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Una novità “associativa” “unitaria” e “democratica”: l’assemblea regionale 2014, per la prima volta aperta ai più piccoli della famiglia, direttamente dalla voce di una giovanissima.

Quest’anno l’Assemblea Regionale dell’Azione Cattolica è stata contraddistinta da una novità assoluta: a mettere a punto gli obiettivi e le disposizioni per i prossimi tre anni associativi e a redigere documento per questo triennio abbiamo contribuito anche noi giovanissimi e pure i nostri fratellini dell’ACR. Lo scorso 29 marzo, pieni di entusiasmo per questa opportunità, io e il mio collega giovanissimo Simone Tringali siamo partiti per Cefalù, in qualità di delegati per la nostra diocesi di Acireale. Dopo un lungo viaggio tra le verdi colline dell’autostrada Catania-Palermo siamo arrivati a destinazione insieme ai nostri compagni d’avventura impegnati in altri settori (la nuova presidentessa diocesana Anna Maria Cutuli e altri rappresentanti per il Settore Giovani, il Settore Adulti, l’ACR e il Movimento Lavoratori Azione Cattolica, oltre che i delegati accierrini Fabio e Aurora). Al nostro arrivo abbiamo trovato un hotel davvero grazioso con tanto di piscina, un cielo sereno, un incantevole mare e soprattutto tanta nuova gente che ci aspettava. Dopo un incontro tutti insieme in un’elegante sala dell’albergo ci siamo dedicati ogni settore al suo lavoro da fare e noi giovanissimi, delegati delle varie diocesi, ci siamo ritrovati in una piccola sala con i divanetti e insieme a un educatore abbiamo riflettuto sulle 5 scelte che sono i fondamenti dell’Azione Cattolica e che guidano il suo operato (la scelta unitaria e associativa, quella democratica, quella educativa, quella religiosa e quella missionaria) riempiendo dei cartelloni con dei brainstorming (termine inglese che sta per “tempesta di cervello” e indica un elenco libero e spontaneo di parole o espressioni che chiariscono meglio un concetto) Una volta capito bene il significato di queste scelte, divisi in 4 gruppi abbiamo pensato a delle proposte che nei prossimi tre anni possano migliorare l’operato dell’Azione Cattolica e che siano fedeli ai 5 pilastri su cui essa si regge. Ogni gruppoaveva il compito di pensare a delle proposte per una delle situazioni in cui viviamo quotidianamente noi giovanissimi: la famiglia, la scuola, la parrocchia, la città. Avevamo tante idee e non è stato immediato riuscire a scriverle in forma discorsiva e ordinata ma riunendoci anche al di fuori del tempo previsto per il laboratorio, dopo cena o dopo la Messa dell’indomani, siamo riusciti a preparare delle piccole proposte che facessero sentire la nostra voce nell’assemblea. Il momento in cui aspettavamo il nostro turno per leggere davanti a tutti i nostri inserti per il documento è stato come attendere un verdetto perché le nostre proposte avevano bisogno dell’approvazione dell’assemblea. Poi finalmente, illustrato il nostro lavoro al microfono, abbiamo visto con grande soddisfazione tantissime mani alzate nella sala: il nostro operato era stato approvato e le nostre proposte sarebbero state inserite nel documento ufficiale. Il nostro compito quindi era terminato e noi giovanissimi potevamo godere tranquillamente della bellezza di Cefalù e del tempo rimasto per stare insieme. Infatti dopo un breve giro turistico del paese e una passeggiata al lungomare abbiamo potuto sfruttare il tempo del pranzo e del primo pomeriggio per continuare a socializzare e divertirci mentre i giovani e gli adulti completavano i lavori assembleali ed eleggevano il delegato regionale e i membri del Consiglio.  Con un altro lungo viaggio tra le verdi colline dell’autostrada Palermo-Catania insieme ai nostri compagni d’avventura la domenica sera siamo tornati a casa sicuramente con qualcosa di diverso rispetto al giorno prima perché quest’esperienza ci ha arricchiti sotto vari punti di vista: ci ha dato nuove conoscenze all’interno dell’AC regionale  e più consapevolezza dell’associazione  di cui facciamo parte, dei suoi fondamenti e delle scelte che influenzano il suo operato, oltre che di nuove idee da realizzare durante il prossimo triennio nelle nostre diocesi e nelle nostre parrocchie per esempio il tentativo che io e Simone vorremmo mettere in atto di costituire anche nella nostra diocesi il Movimento Studenti Azione Cattolica. La cosa più bella che rimane nei nostri cuori dopo questo piccolo viaggio è un affettuoso senso di appartenenza, lo stesso che abbiamo domenica mattina nel leggere le nostre proposte mentre i giovani e gli adulti aspettavano le nostre idee prima di approvare il documento come in una grande famiglia si aspetta che arrivino anche i ragazzi e i bambini prima che inizi la festa!

 

 Dalla parrocchia di Regina Pacis (Giarre)
 Paola Grasso

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Pubblicato il 15 Aprile 2014